Apple Punta sull'Intelligenza Artificiale per Safari: Perplexity e Nuovi Orizzonti nella Ricerca
Apple sta seriamente valutando l'introduzione di opzioni di ricerca basate sull'intelligenza artificiale, inclusi player emergenti come Perplexity, all'interno del suo browser Safari.

Cupertino guarda al futuro della ricerca mobile. Stando a quanto emerso di recente, Apple sta seriamente valutando l'introduzione di opzioni di ricerca basate sull'intelligenza artificiale, inclusi player emergenti come Perplexity, all'interno del suo browser Safari. Questa mossa strategica segna un potenziale punto di svolta nel modo in cui gli utenti interagiranno con le informazioni sui dispositivi Apple e potrebbe avere ripercussioni significative sugli equilibri del mercato della ricerca.
Le Dichiarazioni di Eddy Cue e il Contesto del Processo
Le conferme su questa esplorazione arrivano direttamente dai vertici di Apple. Eddy Cue, Senior Vice President of Services di Apple, ha rilasciato dichiarazioni significative durante il processo antitrust intentato dal Dipartimento di Giustizia statunitense contro Google. Testimoniando in tribunale, Cue ha ammesso che Apple sta "attivamente considerando" l'integrazione di funzionalità di ricerca AI in Safari e che è probabile che tali caratteristiche vengano implementate nel prossimo anno, man mano che la tecnologia migliorerà.
Le parole di Cue evidenziano la consapevolezza di Apple che l'attuale stato dei motori di ricerca basati sull'IA "non è ancora abbastanza buono". Tuttavia, l'azienda è evidentemente convinta che i progressi in questo campo saranno rapidi e vuole essere pronta a integrare le soluzioni più efficaci non appena raggiungeranno un livello di maturità adeguato per i suoi utenti.
Perché Apple Guarda all'AI? La Corsa all'Innovazione e le Sfide Attuali
L'interesse di Apple per l'intelligenza artificiale nella ricerca non è isolato. L'intero settore tecnologico è in fermento per le potenzialità offerte dai grandi modelli linguistici (LLM) e dalle capacità di sintesi e risposta diretta che promettono di rivoluzionare il modo in cui otteniamo risposte alle nostre domande online. Aziende come Perplexity si sono fatte notare per la loro capacità di fornire risposte concise e basate su fonti citate, un modello che si differenzia dalla tradizionale lista di link restituita dai motori di ricerca classici.
Durante la sua testimonianza, Cue ha specificamente menzionato che Apple ha già avuto discussioni con diverse aziende leader nel campo dell'IA generativa, tra cui Perplexity, OpenAI (già partner di Apple per l'integrazione di ChatGPT con Siri) e Anthropic. Questo dimostra un approccio proattivo nel valutare le varie opzioni disponibili sul mercato e nella costruzione di relazioni che potrebbero portare a future collaborazioni.
Un altro elemento cruciale emerso dalle parole di Cue riguarda la volontà di Apple di mantenere la flessibilità. L'azienda ritiene fondamentale "avere la capacità di cambiare, se necessario" fornitore di servizi AI. Questo approccio è prudente in un mercato in rapida evoluzione, dove un player potrebbe improvvisamente superare gli altri in termini di prestazioni o funzionalità. La possibilità di non legarsi in modo esclusivo a un singolo partner AI garantirebbe ad Apple la libertà di offrire sempre la migliore soluzione disponibile agli utenti di Safari.
L'Accordo Miliardario con Google e l'Impatto sulle Entrate
Le dichiarazioni di Cue assumono un peso ancora maggiore se considerate nel contesto dell'accordo attualmente in vigore tra Apple e Google. Google paga ad Apple una cifra stimata in circa 20 miliardi di dollari all'anno per essere il motore di ricerca predefinito su Safari, sia su iPhone che su Mac. Questa partnership rappresenta una fonte di entrate estremamente significativa per Apple ed è stata al centro del processo antitrust che vede Google accusato di mantenere illegalmente il suo dominio nel mercato della ricerca.
Ma c'è un dato che ha particolarmente preoccupato i dirigenti di Apple e che potrebbe accelerare la ricerca di alternative: Eddy Cue ha rivelato che il mese scorso, per la prima volta in 22 anni, le ricerche effettuate su Safari sono diminuite. Un calo nel volume delle ricerche su Safari si traduce direttamente in minori entrate per Apple derivanti dall'accordo di condivisione dei ricavi pubblicitari con Google. Questa tendenza, descritta da Cue come qualcosa che gli ha causato "molte notti insonni", suggerisce che gli utenti potrebbero star iniziando a rivolgersi altrove per le loro esigenze di ricerca, forse verso nuove piattaforme basate sull'IA o direttamente all'interno di applicazioni specifiche.
Il Futuro della Ricerca su Safari: Verso un Modello Ibrido?
L'integrazione di opzioni di ricerca AI in Safari non significa necessariamente l'abbandono completo di Google come motore predefinito. È più probabile che Apple stia pensando a un modello ibrido. Gli utenti potrebbero avere la possibilità di scegliere tra diversi motori di ricerca, inclusi quelli basati sull'IA, o che le risposte AI vengano integrate in modo prominente all'interno dell'interfaccia di Safari, magari affiancando o precedendo i risultati tradizionali.
Considerando che Apple ha già un'integrazione di ChatGPT in Siri e che Sundar Pichai, CEO di Google, ha recentemente confermato che le due aziende sono "più vicine" a raggiungere un accordo per portare Gemini sull'iPhone, è chiaro che l'IA è destinata a diventare un elemento centrale nell'esperienza utente dei dispositivi Apple, ben oltre la semplice assistenza vocale.
L'ingresso di motori di ricerca AI in Safari rappresenterebbe non solo un passo avanti nell'innovazione per Apple, ma anche una potenziale minaccia per il dominio di Google nel mercato della ricerca mobile. Mentre il gigante di Mountain View si affretta a integrare l'IA nei propri prodotti, la mossa di Apple di aprire le porte a competitor come Perplexity potrebbe rimescolare significativamente le carte, offrendo agli utenti nuove modalità di interagire con l'immenso universo delle informazioni online e spingendo tutti i player a innovare più velocemente.