Google Find Hub: L'Ultra Wideband Arriva per una Localizzazione Ancora Più Precisa
Nel mondo sempre più connesso e, ahimè, incline alla smarrimento di oggetti, le reti di localizzazione dei dispositivi sono diventate uno strumento indispensabile. Google, un anno dopo il lancio della sua rete "Trova il mio dispositivo" (Find My Device), annuncia un importante aggiornamento che promette di rivoluzionare il modo in cui ritroviamo i nostri effetti personali. La rete e l'applicazione Android associata non solo cambiano nome, diventando **Find Hub**, ma accolgono anche il supporto per l'Ultra Wideband (UWB), una tecnologia che abilita un tracciamento di prossimità notevolmente più accurato.
Il supporto per l'UWB sarà implementato "entro la fine di questo mese", secondo quanto dichiarato da Google. Ma cosa rende l'Ultra Wideband così speciale? A differenza del Bluetooth, che fornisce una stima della distanza basata sulla potenza del segnale, l'UWB è in grado di determinare con precisione sia la distanza che la direzione di un oggetto smarrito una volta che ci si trova nelle vicinanze. Questo significa che, invece di vagare a caso in un'area, potremo essere guidati direttamente verso il tracker mancante, rendendo il processo di ricerca molto più rapido ed efficiente.
L'introduzione dell'UWB nella rete di localizzazione di Google segna un importante passo avanti, allineandola a soluzioni già esistenti sul mercato. Apple, con i suoi AirTag lanciati nel 2021, ha dimostrato l'efficacia di questa tecnologia per il ritrovamento di oggetti. Anche Samsung ha implementato l'UWB nei suoi SmartTag di fascia alta. Con l'arrivo del supporto UWB su Find Hub, l'ecosistema Android colma finalmente questo divario tecnologico. Al momento, Tile rimane l'unico grande attore nel settore dei tracker a non offrire un'opzione UWB attiva, considerando che il modello Tile Ultra annunciato nel 2021 non ha mai visto la luce.
Questa notizia sarà accolta con particolare entusiasmo da Motorola. L'azienda aveva lanciato il suo Moto Tag nel giugno 2024, promuovendolo con grande enfasi sul supporto UWB. Tuttavia, questa funzionalità era rimasta inattiva in attesa che la rete di Google fosse pronta. Ora, i possessori di un Moto Tag compatibile e di uno smartphone Android con chip UWB potranno finalmente sfruttare appieno le capacità di localizzazione di precisione del loro dispositivo.
È importante sottolineare che l'utilizzo dell'UWB richiede la compatibilità sia del tracker che dello smartphone. Mentre la maggior parte degli iPhone recenti (ad eccezione forse di modelli specifici come un ipotetico 16E economico) supportano l'UWB, la situazione sul fronte Android è più variegata. Alcuni modelli di punta dei Pixel e dei Galaxy integrano chip UWB, ma non tutti. Tuttavia, la tendenza è in crescita, e l'inclusione di questa tecnologia in dispositivi recenti come il Galaxy S25 Edge è un segnale positivo per l'adozione futura. Man mano che sempre più smartphone e tracker Android integreranno l'UWB, la precisione e l'efficacia della rete Find Hub aumenteranno esponenzialmente, rendendo lo smarrimento degli oggetti un problema meno frustrante per milioni di utenti.