Meta rivoluziona gli occhiali smart con AI 'Super-Sensing' e riconoscimento facciale
Meta sta sviluppando occhiali smart di nuova generazione con una modalità 'super-sensing' basata su AI, capace di riconoscimento facciale e assistenza proattiva. Scopri le sfide della batteria e le ambizioni future.

Il futuro dell'interazione uomo-macchina e dell'informatica indossabile sta prendendo una piega decisamente ambiziosa, con Meta al centro di un importante sviluppo. Secondo quanto riportato da The Information, l'azienda sta attivamente lavorando su una nuova generazione di occhiali smart dotati di capacità di intelligenza artificiale senza precedenti, tra cui spicca una modalità definita 'super-sensing' che include la possibilità di riconoscere le persone per nome.
Questa funzionalità avanzata si basa su un software di visione basato sull'intelligenza artificiale e rappresenta un passo significativo verso dispositivi indossabili che non si limitano a registrare il mondo, ma lo comprendono attivamente. La tecnologia di riconoscimento facciale, sebbene potente, solleva ovviamente interrogativi significativi riguardo alla privacy, un aspetto che Meta sembra voler affrontare avendo recentemente rivisto i propri processi di valutazione dei rischi legati a privacy e sicurezza, apparentemente con l'obiettivo di accelerare il rilascio di nuovi prodotti.
I prototipi su cui Meta sta puntando per il prossimo anno sono internamente noti con i nomi in codice 'Aperol' e 'Bellini'. Questi dispositivi sono destinati a essere i primi a integrare pienamente il potenziale di questa AI 'super-sensing'. La modalità, che si attiva tramite un comando vocale come "Hey Meta, avvia AI live", è progettata per mantenere telecamere e sensori sempre attivi, permettendo all'intelligenza artificiale di tenere traccia di tutto ciò che l'utente sta facendo o vedendo durante la giornata.
Le potenziali applicazioni di un'AI sempre presente e contestualmente consapevole sono vaste. Oltre al riconoscimento delle persone, l'AI potrebbe svolgere il ruolo di un assistente proattivo e iper-attento. L'articolo menziona esempi concreti come ricevere un promemoria per afferrare le chiavi di casa se l'AI 'vede' che le si sta dimenticando, o un promemoria per comprare la spesa mentre si sta tornando a casa, basato sul contesto e la posizione dell'utente.
Tuttavia, l'integrazione di un'AI così potente e costantemente attiva presenta delle sfide significative, in particolare per quanto riguarda l'autonomia della batteria. Meta starebbe già testando la funzionalità 'AI live' sui modelli di occhiali smart già in commercio, ma con un risultato limitato: la batteria si esaurisce in appena 30 minuti. Questo evidenzia la necessità di un notevole miglioramento hardware per rendere la funzionalità praticabile nell'uso quotidiano.
L'obiettivo di Meta per i prossimi modelli 'Aperol' e 'Bellini' è ambizioso: consentire al software 'super-sensing' di funzionare per ore con una singola carica. Questo traguardo è cruciale per la fattibilità commerciale e l'utilità pratica dei dispositivi. L'azienda starebbe esplorando anche la possibilità di integrare telecamere non solo negli occhiali, ma anche in un futuro set di auricolari, espandendo ulteriormente l'ecosistema di dispositivi indossabili con capacità AI avanzate.
L'iniziativa di Meta con gli occhiali 'super-sensing' e il riconoscimento facciale segna un passo audace verso un futuro in cui la tecnologia indossabile non è più un semplice accessorio, ma un vero e proprio co-pilota della nostra vita quotidiana, capace di percepire, comprendere e interagire con l'ambiente circostante in modi finora confinati alla fantascienza. Le implicazioni per la privacy, l'interazione sociale e la produttività personale sono immense e meritano un'attenta osservazione man mano che questi dispositivi si avvicinano al mercato.